em>Black come la black music di Umbria Jazz, come la bontà sublime del puro cioccolato.
Black come le nere tonache dei benedettini che con la loro sapiente opera hanno plsmato i nostri paesaggi o come le stanze nascoste e piene di mistero della Narni sotterranea.
Black come le espressioni artistiche poliedriche e inaspettate di questo colore senza nome o come i caratteri della stampa, attività di punta nell’imprendiotoria della regione.
Black come le immagini in bianco e nero di un’Umbria che non c’è più o come le tecniche fotografiche antiche per fare un tuffo nel nostro passato.
Black come il profumato tartufo della Valnerina e il sedano di Trevi, sapori intensi di una terra autentica.
Black come le trame ordite ai danni di Cesare Borgia nel 1502 al Castello di Magione o come l’abito con cui viene raffigurato il fiero condottiero Braccio Fortebraccio, al rientro nella sua perugia.
Black come l’atmosfera intrisa di storia della tomba di Pulfna, che la terra ha recentemente restituito alla luce o come le miniere di lignite, per molto tempo oro nero per il nostro territorio.
Insomma, semplicemente Black, in tutta la sua sobria eleganza.