Il linguaggio del layout – leggere

4. Leggere


Dopo l’assunto della profondità, una delle convenzioni più determinanti è sicuramente il verso di lettura.

La lingua e i suoi segni

La lingua è il nostro principale mezzo di comunicazione alla quale, per convenzione, abbiamo associato una scrittura, definita glottica, poiché insieme di segni che traducono i suoni del parlato. In realtà non si tratta solo di una semplice trascrizione del parlato, poiché la scrittura è infatti piena di segni che con il parlato non hanno nulla a che vedere: non esiste un parlato esclusivamente sonoro che prescinde da facce, gesti e rumori. Nella lettura la posizione dei segni assume un valore semantico ben preciso. Tali segni, che nell’uso hanno assunto valore convenzionale e analitico, vanno però visti come immagini perché anche le lettere non sono altro che delle figure, ed è per questo che anche la scrittura ha una sua forma. Gli studi di Maryanne Wolf, riportati nel suo Proust and the squid, specificano che il nostro cervello non è fatto per leggere: tutto ciò che esso osserva viene visto come immagine; leggere pertanto è riconoscere forme che si articolano nello spazio.

Significante e significato

Però, al contrario delle arti figurative che fanno uso di segni dalle infinite interpretazioni, il testo scritto si fa portavoce di un rapporto tra segni e significati, seppur non univoco, limitato da accordi precisi. Se non ci fosse un accordo nel rapporto significato-significante la comunicazione cesserebbe di essere tale!
Questo presupposto fondamentale nella scrittura non può essere sottovalutato nemmeno dalle arti figurative: gli aspetti espressivi senza una base semantica accordata possono rimanere legati solo al mero gusto soggettivo. Forme e colori senza un accordo semantico non comunicano nulla, se non alla stregua di gusti ed emozioni puramente soggettive. Soprattutto nel design della comunicazione – in particolar modo in quello di layout – è fondamentale il rapporto con il testo, questo permette infatti alla composizione di acquisire senso e significato. Qui è possibile distinguere ciò che è immagine da ciò che è figura: le immagini sono tutti quei segni anche solo pensati, mentre le figure sono i segni più mimetici ed espressivi.

È importante però sottolineare quanto la distinzione tra figure e scritture sia peculiarità soprattutto occidentale, come la distinzione tra arti pure e arti applicate che non esiste al di fuori del percorso storico europeo. È giusto anche sottolineare che la forza comunicativa delle figure, non ha priorità naturale rispetto a quella della scrittura; un’immagine non dice più delle parole, come al contrario si sente spesso affermare, soprattutto ora che stiamo vivendo nella cosiddetta società dell’immagine.

Dal verso di lettura al vuoto

La lettura pertanto è un elemento determinante nell’influenzare la forza comunicativa del layout soprattutto per il verso che la caratterizza, una peculiarità che finisce per influenzare anche la disposizione del layout assumendo vari significati. Il verso di lettura diffusosi nel mondo occidentale è da sinistra verso destra, e questo significa che solitamente ciò si trova a sinistra viene interpretato come “prima” mentre ciò che si trova sulla destra come “dopo”, conferendo in tal senso al layout un carattere che si estende dalla dimensione spaziale a quella temporale e introducendo inoltre il nesso della causalità. È proprio grazie al verso di lettura che, nell’impaginazione del layout, assume un ruolo cardine il vuoto; un elemento che unito al verso di lettura trasmette messaggi precisi.

Ne è un esempio la pubblicità delle automobili:
– un’auto posizionata al centro dell’impaginato con il vuoto a destra e sinistra viene percepita come ferma e imponente,
– se il vuoto viene lasciato sulla destra dell’auto invece, se ne percepisce la possibilità di movimento,
– se il vuoto viene lasciato sulla sinistra allora è certo che l’auto sia già partita e in movimento.

Internet: dal modello F alle contaminazioni orientali

Negli ultimi anni però, il verso di lettura sta subendo mutazioni che dipendono sia dall’enorme influenza di internet e dal suo andamento saltellante (R. Falcinelli) sia da differenti contaminazioni orientali.
Per comprendere meglio il modo in cui leggiamo i contenuti in internet, è importante conoscere le euristiche introdotte da Jacob Nielsen. Egli sosteneva che di rado le persone leggono le pagine web parola per parola; scorrono invece la pagina, individuando le singole parole e frasi. Pertanto è difficile che gli utenti leggano una pagina web dall’inizio alla fine, come si farebbe per un libro, è più probabile invece che saltellino qua e là nel testo per coglierne il senso generale, soffermandosi solo sulle parole e sulle frasi che riescono ad attirare la loro attenzione.

Nello specifico, secondo lo studio di eyetracking eseguito dal gruppo di Nielsen, le mappe di colore con tracciato oculare relative alle pagine web proposte presentano un modello di lettura ad F che viene evidenziato dalle parti in rosso. Come riporta il sito www.nngroup.com, ciò che risulta da tale studio è che:
– la lettura inizia solitamente nella parte più alta del testo ed è orizzontale (ciò che si delinea è la barra più alta della F)
– di seguito ci si sposta leggermente in basso e si ripete di nuovo una lettura orizzontale (ciò che si delinea è la barra più bassa della F)
– in fine lo sguardo scansiona il lato sinistro del contenuto con un movimento verticale; questa scansione a volte può risultare abbastanza lenta e sistematica, perciò ci appare come una striscia continua sulla mappa, altre volte invece lo sguardo si muove più velocemente creando delle macchie di colore sporadiche fin quando l’attenzione cala e lo sguardo abbandona definitivamente la pagina (ciò che si viene a delineare è la radice della F).

Ma come si può riuscire ad attirare l’attenzione degli utenti dove vogliamo all’interno di un testo corposo e ricco di informazioni? Inserendo titoli, sottotitoli, grassetti, corsivi, elenchi puntati, tali da mettere in evidenza quelli che sono i passaggi e i concetti fondamentali che facilitino una comprensione veloce del testo.

Tra le contaminazioni più importanti proveniente dall’Oriente, anche se non molto conosciuta, c’è la pittura paesaggistica tradizionale Cinese che, diversamente dai dipinti paesaggistici occidentali, non si serve di un solo punto di vista fisso ma di molteplici e differenti prospettive. Questa pittura, nota come shan shui – montagna e acqua – rappresenta una delle più alte forme di espressione artistica della cultura tradizionale cinese, poiché non si tratta solo della rappresentazione della forma ma anche dello spirito del soggetto. Ciò che questa pittura tentava di rappresentare era la relazione tra la natura e il cosmo, l’armonia in cui cielo e terra coesistevano. Tutte le attività umane venivano ritratte nella parte più bassa del dipinto, oscurate dall’estensione delle montagne, in relazione proprio alla visione taoista secondo cui l’uomo non è che un essere insignificante nel grande scorrere cosmico della natura. D è proprio per questo che certi dipinti vengono solitamente letti dal basso verso l’alto: passando con lo sguardo dalle “insignificanti” attività umane ai piccoli viottoli che salgono verso la montagna, lo sguardo lentamente attratto da un salire che lo conduce fin sulla cima delle altissime montagne.

Meno tradizionali, ma senza dubbio più famosi, sono invece i manga, noti fumetti giapponesi che nonostante la traduzione, vengono comunque pubblicati in Europa con il verso di lettura originale, ovvero da destra verso sinistra. Una visione opposta alla nostra ma con la quale stiamo sviluppando una certa familiarità che, spingendoci al continuo confronto speculare, innesca in noi un meccanismo tale da renderci addirittura figurativamente bilingue (R. Falcinelli).
Il fatto poi che il fumetto manga non solo si sfogli da destra a sinistra ma che anche ogni sua singola vignetta si sviluppi in questo senso ci porta inconsciamente a riconsiderare non solo la lettura ma anche la potenza comunicativa delle sue singole parti: un pugno scagliato contro il cattivo sarà sicuramente più forte se si muove da destra verso sinistra e non nel verso opposto.

Risulta chiaro che tutti questi elementi combinati tra di loro rendano difficile, oggi più che mai, l’individuazione di regole precise, piuttosto è preferibile mettere in atto una combinazione di assunti che tengano conto delle peculiarità del pubblico di riferimento e delle influenze provenienti dall’ambiente che esso abita, un ambiente sempre più fluido, dove lo scambio e le contaminazioni possono essere determinanti per la scelta della strategia giusta.


Bibliografia
Attenzione e percezione, i processi cognitivi tra psicologia e neuroscienze (R. Dell’Acqua, M. Turatto, 2006)
Critica portatile al Visual design (Riccardo Falcinelli, 2014)
Proust and the squid (Maryanne Wolf, 2007) – formato Kindle

Articoli web
Come si legge su internet, Silvia Sola <www.silviasola.it>
La pittura paesaggistica cinese, Shan Shui <www.epochtimes.it>
F-Shaped Pattern For Reading Web Content (original study), Jacob Nielesen <www.nngroup.com>